Guida completa al Rolex Gmt-Master 1675 Mk3 Radiale

Guida completa al Rolex Gmt-Master 1675 Mk3 Radiale
Gennaio 31, 2018 pyccy

Lo scopo di questa breve guida è quello di illustrare con precisione le principali caratteristiche che un Rolex Gmt Master ref.1675 con quadrante RADIALE MK3 dovrebbe avere.
Preciso che alcune caratteristiche e componenti di questa rara configurazione sono comuni a molti altri MK del GMT e che tutto quello che leggerete è frutto delle mie ricerche ed esperienze.
Ovviamente sono ben accetti suggerimenti o precisazioni sul tema!!!
Buona lettura!

 

BREVE STORIA DEL GMT

Il Rolex Gmt Master 1675 entra in produzione nel 1959 circa e va a sostituire la precedente referenza 6542.
Le novità principali che la nuova referenza porta con sè consistono in un nuovo calibro, nella dimensione della cassa, nella scomparsa delle spallette di protezione e della lunetta in bachelite, sostituita da una più resistente in alluminio.

La referenza 1675 rimane in produzione per quasi 20 anni, fino al 1979 circa.
In questo lungo lasso di tempo viene continuamente sottoposta ad alcuni lievi restyling nei vari componenti (bracciali, quadrante, movimento etc) che testimoniano la continua volontà di Rolex di innovare i propri prodotti.
Il quadrante è quello che subisce le modifiche più evidenti alla nostra vista : dai quadranti GILT minuteria chiusa si passa a quelli a minuteria aperta per poi arrivare ai MATT grafica bianca.

 

Dei quadranti MATT il più raro e interessante a livello collezionistico è sicuramente quello RADIALE.

RANGE DI PRODUZIONE

Il range di seriali in cui possiamo trovare questa rara configurazione di GMT è piuttosto ristretto.
Il quadrante Mk3 RADIALE è stata montato solo ed esclusivamente dal 1976 al 1978 ovvero da seriale 4 milioni a 5,5 milioni circa.
Contando che da 4.2 circa vennero prodotte anche le casse di fornitura capiamo quanto sia esiguo il numero di casse “di produzione” idonee ad ospitare questo quadrante.

QUADRANTE & GIOCO SFERE

Il quadrante è sicuramente uno dei più affascinanti in tutta la produzione d’epoca Rolex.
La particolarità principale è che gli indici sono più spostati verso il centro e sono più piccoli del normale, una configurazione grafica che a livello visivo risulta essere davvero intrigante.
Entrando più nello specifico, le scritte sono decisamente più graziate degli altri MK del 1675, sia nella parte superiore che nel COSC che nel T<25.
Visto la grande quantità di falsi che stanno ultimamente circolando con queste macro può essere utile osservare alcune particolarità che possono aiutarvi a distinguere come indiscutibilmente originale un quadrante radiale.

Grazie a Gensiulia – Cristian per il retro quadrante

Il gioco sfere è il classico da GMT con freccione , sfere mercedes, secondi a lollipop.
Vediamo anche da queste foto di quadranti con il trizio originale possano assumere una patina tanto fredda quanto estremamente calda.

FONDELLO
I fondelli che possono essere trovati sui GMT radiali sono sostanzialmente di due tipologie principali a seconda che il seriale dell’orologio sia maggiore o inferiore a 5.3/5.4 CIRCA.

1° TIPO

2° TIPO :

Non escludo tuttavia a priori che possano essere presenti altre tipologie più datate visto che come sappiamo, Rolex, anche in altre referenze, ha montato componenti che erano in realtà rimanenze di magazzino.
Dico solo che non vorrei vedere una data pantografata sul fondello di un radiale, sinonimo di fondello molto antecedente a quelli sicuramente in produzione dal 76 in poi.

Fatto assolutamente importante è la imprescindibile e necessaria presenza della scritta PATENTED che deve essere sempre presente in tutte le tipologie di fondello.
In caso contrario ci troviamo davanti ad un fondello di fornitura o quantomeno successivo.

MOVIMENTO
Il movimento presente sui GMT con quadrante radiale è il classico 1575 GMT con fermo macchina, derivato dal calibro 1530, ma con inciso sul ponte la sigla 1570.
Il 1575 è un movimento automatico con rimessa lenta della data e secondi centrali molto robusto che conta 19800 alternanze, 26 pietre, un altezza di 6,30 mm e un diametro di 28,50 mm.
(Grazie a Tudor7206-Simone per l’esploso del movimento)

Molto importante è la presenza sulla platina del movimento della dicitura “D”.
Questa lettera “D” indica che il movimento è destinato ad una referenza Rolex con data, come ovviamente il GMT-Master.
Il numero dopo la D è il numero di movimento COSC.
Non ci sono prove certe che il COSC sia sequenziale o perlomeno segua una numerazione logica, tuttavia davanti a numeri estremamente alti o viceversa molto bassi analizzerei in modo più approfondito il movimento. Idem se la D non è presente sulla patina.
In entrambi i casi ci si potrebbe infatti trovare davanti ad un assemblaggio di diversi movimenti.
Consiglio di osservare lo stato d’usura dei vari componenti del movimento, deve esserci una sorta di “coerenza” anche nell’usura. Se dei pezzi sono stati sostituiti nel tempo in service o da orologiai si noterà sicuramente la diversa “patina” assunta da questi.
Nel caso vi promettano come “mai aperto” un orologio d’epoca aprite il fondello e osservate con cura soprattutto le viti. Queste, anche se svitate con cura, presenteranno sempre qualche microscopico segno che testimonia che ad un certo punto l’orologio è stato aperto e smontato.
Qui di seguito dettaglio viti con segni di smontaggio :

In ogni caso, nell’acquisto di un Gmt Radiale, o di qualsiasi altro orologio d’epoca, terrei conto solo ed esclusivamente che i componenti del movimento siano corretti tra di loro.
Che l’orologio abbia fatto dei service con la conseguente sostituzione di componenti degradabili quali ad esempio il rotore o la spirale è a assolutamente normale e giusto per un orologio Vintage.

BRACCIALI, CORONA, DATARIO, GHIERA
I bracciali che accompagnano i GMT RADIALI MK3 sono sostanzialmente di 2 tipi :

1)Produzione EUROPEA : 78360/580 BLINDATO, 6251h0/555-550 JUBILEE con clasp liscia o con lettera A,B,C,D o molto raramente con il relativo anno di produzione.
2)Produzione EXTRAEUROPEA : bracciali americani e simili con RIVETTI BUCATI o OVOLINI seconda serie logo piccolo con o senza data che in alcuni casi sono stati visti fino a circa meta’ anni 70.

Qui un esempio dei non molto comuni bracciali americani :

La corona è la classica TWIN LOCK presente su tutta la produzione GMT 1675 :

Il disco data corretto è il classico con 6 e 9 aperti fondi Silver Soleil :

La ghiera corretta è quella di secondo tipo con scanalature meno marcate.

1° TIPO :

2° TIPO :

L’inserto idoneo a un 1675 radiale non è classificabile al 100 % in quanto vi sono molte tipologie di impostazioni grafiche non di fornitura sui 1675 che possono essere distinte osservando la posizione del 18 sul confine tra il rosso e il blu o la dimensione del font di stampa.
Spesso sono anche state scambiate negli anni e, dare definizioni e/o paletto precisi, in questo caso, sarebbe fuorviante e sbagliato.
Insomma, l’importante è che piaccia voi!

 

SERIALI, CORREDO & GARANZIA

Sul discorso seriali e referenza, garanzia, corredi a causa dell’imponente e sempre più raffinata falsificazione mi limiterò solo ad evidenziare un fatto piuttosto curioso riguardo i seriali, notato in alcune casse del batch dei GMT MK3 RADIALI.
La scritta STAINLESS STEEL, solitamente presente sopra il seriale dell’orologio, a volte è pantografata con la referenza.
Quest’ultima, solitamente, accompagna infatti la scritta REGISTERED DESIGN.
Tuttavia, da questa foto referenza e seriale originale al 100 % vediamo come siano, come si diceva pocanzi, invertiti!

CURIOSITA’

Il Gmt Master Mk3 radiale è stato da alcuni anni collezionisticamente affiancato al “FRECCIONE ROSSO” e ai famigerati inserti “BLUE NAVY”.
Di questi, tuttavia, non parlerò in questo post.
Mi limito a osservare che se una quotazione di un orologio si alza di “X TANTI” soldi per una così banale componente è chiaro come il falsario di turno sia molto invogliato ad applicarsi per fabbricare lunette/lancette blu, rosse, versi, rosse, gialle che siano per trarre profitti enormi.
Rolex, inoltre, non ha mai rilasciato e mai lo farà indicazioni precise riguardo alle configurazioni degli orologi usciti dalla propria fabbrica.
Ci possiamo limitare ad osservare i cataloghi d’epoca, ascoltare le testimonianze di chi in anni non sospetti ha frequentato vecchi orologiai, aste, manifestazioni fieristiche.
Davanti a tutto ciò, ognuno sarà libero di farsi una propria idea personale e, nel caso, di conseguenza, acquistare ciò che gli viene proposto.

Il mio consiglio spassionato è affidarsi a persone che sanno ciò che vendono e che sono stimate nel settore per non incappare in falsi.

E qui finisce la mia breve guida alla rara configurazione MK3 del mitico GMT 1675.

Alcune cose le ho tenute per me, ma si sa, qualche piccola incognita o mistero che dir si voglia ha da sempre spinto le persone ad approfondire, studiare, informarsi e a diventare più curiose.

Se sapessimo già tutto, la nostra comune sarebbe piuttosto noiosa, o sbaglio? :D

Andrea